Tu sei qui

Aggregatore di feed

Dalla APP ANP | Scuole seggio elettorale e gestione del personale: indicazioni operative

ANP - Mer, 30/04/2025 - 15:38
Questo contenuto è disponibile solo ai soci registrati che hanno effettuato il login. Scopri come diventare socio

L'articolo Dalla APP ANP | Scuole seggio elettorale e gestione del personale: indicazioni operative proviene da ANP.

Categorie: Bacheca sindacale

SCUOLA - Il sindacato Anief avvia la preadesione al ricorso avverso DM 77/2025 percorsi Indire abilitati estero. Pacifico: “necessario far proseguire con l’iter”

ANIEF - Mer, 30/04/2025 - 15:37

Il giovane sindacato Anief, con il fine di tutelare i lavoratori della scuola, ha deciso di avviare la preadesione al ricorso avverso DM 77/2025 percorsi Indire abilitati estero.

Il ricorso, al Tar Lazio, è contro il Dm 77 del 24 aprile 2025 - "Percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità attivati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106" - nella parte in cui non consente la partecipazione ai percorsi Indire per i docenti in possesso di abilitazione conseguita all’estero in attesa di riconoscimento che hanno inoltrato ricorso giurisdizionale o domanda di riconoscimento successivamente al I giugno 2024 o che alla stessa data non abbiano i 120 giorni utili dalla trasmissione della domanda per poter partecipare ai percorsi.

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha sottolineato come sia “indispensabile dare a questi docenti la possibilità di procedere con l’iter, soprattutto in presenza di una situazione emergenziale rispetto ai pochi insegnanti di sostegno specializzati e l’alto numero di studenti che ogni anno ottengono una certificazione. Bisogna valorizzare e stabilizzare coloro che hanno scelto questa professione, che ricordiamo è soprattutto una missione”.

I DETTAGLI DEL RICORSO

Possono aderire al presente ricorso tutti i docenti specializzati all'estero in attesa di riconoscimento in Italia che abbiano inoltrato ricorso giurisdizionale o domanda di riconoscimento in Italia dopo il 1° giugno 2024 o che alla data del 1° giugno 2024 non avessero trasmesso la domanda da più di 120 giorni. 

Per saperne di più e aderire al ricorso, cliccare qui.

 

PER APPROFONDIMENTI

SCUOLA - Carta docente, super risarcimento a Messina: 3.000 euro più interessi a un supplente dal 2018 perché tutti gli insegnanti hanno diritto a formarsi, accolta ancora una volta la linea vincente  ...

SCUOLA – Carta docente ai maestri della scuola dell’infanzia, per il Tribunale di Messina è un principio di diritto assodato per tutti i supplenti annuali. Anief: decine di migliaia hanno già beneficiato del ricorso

SCUOLA - Carta docente anche agli educatori precari, 1.000 euro più interessi assegnati a Rovigo a seguito del ricorso Anief: equiparati ai maestri di scuola primaria e come loro hanno pieno diritto alla ...

CARTA DOCENTE – A Modena il giudice condanna il Ministero a dare 1.500 euro più interessi a un precario difeso dai legali Anief: violato il principio di non discriminazione tra i lavoratori

SCUOLA - Carta del docente ai precari, a Pesaro il giudice dà ragione piena ai legali Anief: 2.000 euro alla supplente perché a favore dei supplenti ci sono “tre importanti arresti giurisprudenziali”

SCUOLA - Formazione insegnanti, i precari non possono essere “onerati personalmente delle spese destinate alla propria formazione, a differenza dei propri colleghi di ruolo” che hanno la card docente: ...

SCUOLA - Carta del docente ai precari, a Verona 3mila euro più interessi recuperati da un prof difeso dai legali Anief: vince il parametro della “non discriminazione” bene evidenziato dalla Cassazione

CARTA DOCENTE AI PRECARI - Il supplente ha diritto a presentare ricorso entro 5 anni dal primo contratto a termine e quello di sostegno può anche non avere la specializzazione: a Verona il giudice assegna ...

SCUOLA – Tra insegnanti precari e di ruolo non c’è differenza, la Carta docente va anche ai supplenti: a Padova il giudice del lavoro condanna il Ministero ad assegnare 2.500 euro a una prof difesa da ...

SCUOLA - I supplenti temporanei e su spezzone di cattedra possono avere la Carta del docente, il Tribunale di Roma risarcisce una precaria difesa da Anief con 1.500 euro perché ha svolto un lavoro “sostanzialmente ...

 

Categorie: Bacheca sindacale

STIPENDI - Mattarella: salari troppo bassi e inferiori al 2008. Pacifico (Anief): è musica per le orecchie, da anni chiediamo invano finanziamenti corposi e strutturali per dipendenti come quelli della scuola con sempre meno potere di acquisto

ANIEF - Mer, 30/04/2025 - 14:28

“In Italia i salari sono troppo bassi”: l’ha detto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, visitando a un’azienda di Latina: “Tante famiglie non reggono l'aumento del costo della vita. L’Italia si distingue per una dinamica salariale negativa che incide anche sul preoccupante calo demografico, perché i giovani incontrano difficoltà a progettare il futuro”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica che ha anche Rapporto 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro, in cui l’Italia “si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008”.

“Le parole di Mattarella sugli stipendi bassi sono per noi musica per le orecchie – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché se anche il primo cittadino italiano sottolinea quello che il nostro sindacato grida invano da anni significa che il problema è reale. Ci sono dei comparti, come l’Istruzione, dove i lavoratori sono pagati, considerando il costo della vita, assai meno che 15 anni fa: anche nel mese di aprile i compensi sono rimasti ridotti e nemmeno è arrivato l’atteso sgravio fiscale”.

“A rendere la situazione insopportabile è stato l’ultimo periodo, contrassegnato prima dalla stipula di un indecoroso contratto di lavoro, nel 2018, poi il Covid e la guerra Russia-Ucraina: ci ritroviamo oggi con i docenti e Ata della scuola con buste paga addirittura indietro di 6.000 euro l’anno rispetto ai dipendenti delle Funzioni Centrali e di oltre 4.000 quattro mila se si confrontano i compensi degli insegnanti e del personale Ata con la media della PA. Lo ripetiamo: senza finanziamenti corposi e strutturali a beneficio del personale la situazione andrà sempre più a peggiorare”, conclude Pacifico.

Il sindacato Anief, che a seguito del rinnovo delle Rsu di aprile ha rafforzato la sua rappresentatività, probabilmente con circa 2 punti percentuali di incremento rispetto al 2022, ha già espresso il suo parere all’Aran lo scorso 26 marzo e lo rifarà durante il prossimo incontro del 7 maggio: l’inizio del declino dei dipendenti della scuola ha preso il via con lo sciagurato rinnovo contrattuale del 2018; dopo quel contratto, i dipendenti delle Funzioni centrali sono arrivati a prendere fino a 6.000 euro annui in più rispetto al personale scolastico, mentre prima di quel contratto erano in media docenti e personale Ata a guadagnare 1.000 euro in più.

 

PER APPROFONDIMENTI:

SCUOLA – Amministrazione scorretta verso docenti e Ata, recuperati 250mila euro da Anief in 10 giorni: dai risarcimenti danni a quattro cifre alla Carta docenti anche ai precari, da Rpd e Cia recuperati ...

SCUOLA - Valditara vuole confermare nel 2025 le convenzioni del piano Welfare, Anief: ben vengano perché i lavoratori dell’Istruzione sono tra i pochi a non ricevere ancora agevolazioni, ma serve pure ...

SCUOLA - Gli aumenti non coprono l’inflazione, Anief fa da tramite per avere l’indennità di vacanza contrattuale piena in attesa che il Governo rimpingui gli stanziamenti per il nuovo contratto collettivo ...

ISTRUZIONE – Per insegnanti e ricercatori pubblici stipendi 6 mila euro in media più bassi rispetto ai lavoratori degli altri comparti della PA, il sindacato Anief vuole ribaltare gli effetti del disastroso decennio 2009-2019

SCUOLA - Scatti stipendiali automatici docenti e Ata, ripristinare il primo dopo 3 anni e poi ogni 4 anni fino alla pensione: la proposta Anief per combattere la perdita del potere d’acquisto dei compensi

SCUOLA - Scatti di anzianità, oggi pochi e troppo distanti uno dall’altro, Pacifico (Anief): vanno assegnati ogni quattro anni fino alla pensione, così avremmo un adeguamento regolare dello stipendio

SCUOLA - Stipendi docenti, la Corte di Cassazione riconosce il diritto al “gradone” 3-8 anni anche agli immessi in ruolo dopo il 2010. Pacifico (Anief): sentenza storica per la tutela dei diritti economici ...

SCUOLA - Stipendi poveri anche per colpa di scatti di anzianità ridotti e lontani uno dall’altro, Anief propone di ripristinare il primo gradone e poi di procedere ogni 4 anni fino alla pensione: un'altra ...

SCUOLA - Aumenti e contratto, dal rapporto Aran emerge quanto annunciato da Pacifico (Anief): “le risorse stanziate dal Governo porteranno al recupero dell'inflazione registrata nell'ultimo triennio

ARAN - Risorse contratti, al comparto istruzione e ricerca 6 miliardi per firmare quello scaduto e l'attuale. Pacifico (Anief-Cisal): “bisogna trovare risorse ulteriori per la valorizzazione del personale scolastico”

SCUOLA - Rinnovo contratto, solo 62 euro lordi in più rispetto ad oggi: per Anief la proposta dell’Aran si potrebbe però incrementare con “risorse già esistenti e stanziate e ci sono segnali incoraggi ...

SCUOLA, UNIVERSITÀ, RICERCA - Rinnovo contratto 2022-24, il prossimo incontro slitta al 7 maggio. Per Anief le condizioni non cambiano: trovare più risorse perché 62 euro non possono bastare, combattere ...

SCUOLA - Stipendi docenti e Ata iper-tassati e sotto di oltre 4mila euro rispetto alla media PA-UE, il sindacato Anief il 7 maggio tornerà a battere cassa all’Aran

SCUOLA - Stipendi docenti e Ata di aprile, mancano gli sgravi del cuneo fiscale e il bonus mamme. Per Anief sono sempre più necessari stanziamenti strutturali: il gap rispetto ad inflazione ed altri dipendenti ...

Categorie: Bacheca sindacale

1° maggio 2025 - "Uniti per un lavoro sicuro". La sicurezza sul lavoro tema portante delle celebrazioni di quest'anno

CISL SCUOLA - Mer, 30/04/2025 - 12:41
La sicurezza sui luoghi di lavoro, su cui ha rivolto un forte appello, in una iniziativa svoltasi a Latina, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è il tema portante delle manifestazioni in programma per la festa del 1° maggio di quest'anno. "Uniti per un lavoro sicuro" è lo slogan che caratterizzerà le manifestazioni organizzate da CGIL, CISL e UIL, che vedranno i segretari generali presenti in tre diverse iniziative in programma a Casteldaccia in provincia di Palermo (intervento della segretaria generale CISL Daniela Fumarola), a Roma (intervento del segretario generale CGIL Maurizio Landini),  e a Montemurlo in provincia di Prato (intervento del segretario generale UIL Pierpaolo Bombardieri). Nel pomeriggio è in programma a Roma il tradizionale "Concertone", sempre sullo stesso tema, che tornerà  a svolgersi nella sede tradizionale di Piazza San Giovanni e verrà trasmesso in diretta da Rai 3 a cura della Direzione Prime Time. Sul significato della ricorrenza e sul tema individuato per il 1° maggio 2025 così si è espressa la segretaria generale della CISL Daniela Fumarola: “Il Primo Maggio saremo in Sicilia a Casteldaccia, teatro della terribile strage del 7 maggio dello scorso anno dove morirono 5 operai. Un passo significativo con cui intendiamo anche rispondere al monito del documento della CEI, che per la Festa dei Lavoratori parla dell’esigenza di costruire una nuova e grande alleanza sociale a cominciare dalla sicurezza sul lavoro, una grande vergogna nazionale”.  “Molte cose sono state affrontate in questi ultimi tempi - aggiunge - Ci sono stati dei provvedimenti importanti che ha fatto il governo, penso alla patente a crediti, all’aumento degli ispettori, ma non basta. Bisogna assolutamente continuare a intervenire – ha detto – facendo in modo che ci sia una strategia nazionale. Questa è una occasione che abbiamo per far comprendere quanto sia fondamentale imparare da subito cosa significa vivere un’esperienza di lavoro in sicurezza perché i ragazzi di oggi saranno i lavoratori di domani”. “Custodire il valore della vita e comprendere i rischi che possono esserci nei luoghi di lavoro è fondamentale – ha sottolineato ancora - Il nostro impegno va in questa direzione. Bisogna fermare questa strage, per mettere i lavoratori nella condizione di vivere il lavoro senza pericoli ed in maniera sana. La strada è ancora lunga ma non bisogna fermarsi. Ed è fondamentale veicolare questo messaggio tra i giovani che saranno le lavoratrici ed i lavoratori del domani. La strage sul lavoro purtroppo continua, ma noi non dobbiamo assolutamente fermarci”.
Categorie: Bacheca sindacale

DAL 7 MAGGIO PARTE LO SCIOPERO INVALSI ALLA SCUOLA PRIMARIA NONOSTANTE IL BOICOTTAGGIO DEL MINISTERO, DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DEI SINDACATI SERVI

SGB - Sindacato Generale di Base - Mer, 30/04/2025 - 12:14
COMUNICATO STAMPA

Anche per quest’anno scolastico CUB – SUR ed SGB hanno proclamato lo sciopero breve durante le attività INVALSI alla scuola primaria. Il 7 maggio migliaia di docenti potranno scioperare rimanendo in classe a fare normalmente lezione rifiutandosi di somministrare (se nominati somministratori) la prova d’Italiano mentre dal 7 maggio in poi tutti i docenti della primaria potranno ulteriormente scioperare rifiutandosi di correggere e tabulare qualsiasi prova Invalsi somministrata nei giorni precedenti. Vergognosamente, il Ministero dell’istruzione non ha ancora emesso l’apposita circolare. Lo sciopero è stato proclamato innanzitutto per ribadire la bocciatura senza appello all’INVALSI, questo enorme carrozzone parassitario che pretende di vivere sull’ennesimo lavoro burocratico e gratuito che i dirigenti scolastici vorrebbero imporre ai docenti nonché alle sue prove standardizzate. Questi test non potranno mai essere un attendibile strumento di misurazione della capacità di apprendimento della popolazione scolastica poiché sono fallaci da tutti i punti di vista: non tengono conto della diversità e della complessità delle classi di alunni, dei vari livelli di partenza, dei contenuti disciplinari effettivamente affrontati durante l’anno e delle attività svolte, della frequenza scolastica, degli individuali disturbi dell’apprendimento, dello specifico contesto educativo. Le prove Invalsi non sono altro che un residuo (un po’maldestramente modernizzato) della scuola di Giovanni Gentile, l’opposto di come andrebbero impostate delle prove ispirate ad una didattica realmente democratica e inclusiva, basata sulla personalizzazione degli apprendimenti. Per l’Invalsi gli alunni sono soltanto numeri e matricole da schedare e controllare dall’ infanzia al precoce inserimento lavorativo. Siamo pronti a scommettere che anche quest’anno, come un disco rotto, i signori dell’Invalsi ci diranno che leregioni del Sud esprimono risultati al di sotto della media nazionale, si registrerà qualche calo anche in alcune realtà del Nord a fronte di timidi miglioramenti in altre. I dati “ufficiali” dell’Invalsi (che ovviamente non terranno conto delle migliaia di prove non somministrate e non corrette) saranno spacciate per verità assoluta, un dogma di fede nel quale non si può non credere e non mancheranno i politici che invocheranno, per l’ennesima volta, una maggiore aziendalizzazione della scuola, l’autonomia differenziata, la discriminazione dei finanziamenti alle scuole e agli stipendi dei docenti in base agli esiti di questi test. La macchina dell’Invalsi non è mai servita ad altro! È paradossale che questa becera macchina della propaganda abbia fatto abbassare, negli anni, i risultati delle stesse prove poiché molti docenti sono ingenuamente caduti nella trappola psicologica del “teaching to test” (con tanto di fatturato delle case editrici dei test) cioè di un insegnamento non più finalizzato alla diffusione del sapere e alla piena integrazione ma all’ottenimento di adeguati risultati a queste prove che comunque stentano ad arrivare. Questo imbarbarimento dell’insegnamento è una delle cause dell’abbassamento dei livelli conoscitivi nel nostro Paese in tutti gli ordini e gradi d’istruzione.

IL 7 MAGGIO E DOPO IL 7 MAGGIO
SCIOPERA ANCHE TU CONTRO LA SCUOLA BUROCRATIZZATA, IMPOVERITA E AZIENDALIZZATA! Consulta i siti internet di CUB ed SGB per tutte le informazioni sullo sciopero. Contattataci se nella tua scuola non viene rispettato il diritto di sciopero!

CUB SUR 3471606290 – 3248755698 scuola@cubpiemonte.org
SGB 3290908822 – 3471872121 scuola@sindacatosgb.it

L'articolo DAL 7 MAGGIO PARTE LO SCIOPERO INVALSI ALLA SCUOLA PRIMARIA NONOSTANTE IL BOICOTTAGGIO DEL MINISTERO, DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DEI SINDACATI SERVI proviene da Sindacato Generale di Base.

Categorie: Bacheca sindacale

CARTA DEL DOCENTE - Il tribunale di Modena fa risarcire un supplente con 1.500 euro. Pacifico (Anief): “basta con inutili differenze, un docente non si qualifica in base alla durata del contratto”

ANIEF - Mer, 30/04/2025 - 12:00

Ancora una sentenza favorevole per un docente precario che ha giustamente chiesto di poter accedere alla Carta del docente, indispensabile per la propria formazione. È la volta del tribunale di Modena, che ha ascoltato e dato seguito alle ragioni degli avvocati Anief - Giovanni Rinaldi, Walter Miceli, Nicola Zampieri, Fabio Ganci e Irene Lo Bue – in difesa il ricorrente che aveva prestato servizio per tre anni scolastici (2019/20, 2022/23 e 2023/24).

Come riporta la sentenza, il ricorrente “non avendo usufruito dell'erogazione della somma di € 500,00 annui, destinata allo sviluppo delle competenze professionali (c.d. «Carta Elettronica del docente»), corrisposta dal MI esclusivamente ai docenti di ruolo, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti in periodo di formazione e prova, eccependo che la mancata erogazione dell’emolumento costituisca violazione del principio contenuto nella clausola 4 dell’Accordo quadro attuato dalla Direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’Unione Europea del 28 giugno 1999, che stabilisce il principio di non discriminazione tra lavoratori con contratto a tempo indeterminato e lavoratori a termine, ha chiesto di: “In via principale: previa eventuale disapplicazione dell’art. 1, commi 121, 122 e 124, della L. n. 107/2015, dell’art. 2 del DPCM del 23 settembre 2015 e dell’art. 3 del d.P.C.M. del 28 novembre 2016 (nella parte in cui limitano l’assegnazione della carta elettronica ai soli docenti a tempo indeterminato) e/o dell’art. 15 del DL. n. 69/2023 (nella parte in cui limita l’assegnazione della carta docenti ai soli supplenti al 31 agosto), per violazione delle clausole 4 e 6 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (recepito dalla direttiva 99/70 del Consiglio dell’Unione Europea), degli artt. 14, 20 e 21 della CDFUE e delle altre disposizioni sopra richiamate, accertarsi e dichiararsi il diritto della parte ricorrente ad usufruire della “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente per gli anni scolastici 2019/20, 2022/23 e 2023/24, o per i diversi anni di precariato risultanti dovuti, con le medesime modalità con cui è riconosciuta al personale assunto a tempo indeterminato, e conseguentemente condannarsi il MIM a costituire in favore dell’attuale ricorrente, con le modalità e le funzionalità di cui agli artt. 2, 5, 6 e 8 del DPCM 28 novembre 2016 ovvero con modalità e funzionalità analoghe, la Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazionedel docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, di cui all’art. 1, comma 121, della L. n. 107/2015, con accredito sulla detta Carta della somma pari a complessivi € 1.500,00, quale contributo alla formazione professionale della parte ricorrente. In via subordinata, previo accertamento e declaratoria dell’inadempimento dell’obbligo formativo sancito dagli artt. 63 e 64 del CCNL del 29/11/2007 e dall’art. 282 del d. lgs. n. 297/94, oltreché dalla clausola 6 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato e dall’art. 14 della CDFUE., e del diritto della parte ricorrente alla fruizione della “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all’art. 1 della Legge n. 107/2015, per gli anni scolastici 2019/20, 2022/23 e 2023/24, condannarsi il MIM. al risarcimento del danno per equivalente, danno da liquidarsi, anche in via equitativa, nella somma di € 1.500,00 o nella diversa somma risultante dovuta. Condannarsi le Amministrazioni convenute a corrispondere, sulle somme risultanti dovute, la maggior somma tra rivalutazione e interessi legali. Spese e competenze integralmente rifuse, oltre C.P.A. al 4% ed IVA al 22% oltre il rimborso delle spese generali nella misura del 15%, somme da distrarre in favore dei sottoscritti procuratori, che dichiarano di aver anticipato le prime e non riscosso le seconde. Con richiesta di liquidazione dei compensi nella misura maggiorata fino al 30% ai sensi dell’art. 4, comma 1-bis, D.M. 55/14 introdotto dal D.M. 37/18, in vigore dal 27.04.2018”.

Come si legge infine, “il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni altra domanda ed eccezione disattesa: 1) Dichiara il diritto della ricorrente a usufruire della Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente dell’importo nominale di euro 500 annui per gli anni scolastici indicati in ricorso, alle medesime condizioni dei docenti a tempo indeterminato e, per l’effetto, condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito a consentirle la fruizione della suddetta Carta elettronica alle medesime condizioni dei docenti assunti con contratto a tempo indeterminato per tali anni scolastici. Oltre interessi o rivalutazione, ai sensi dell’art. 22, comma 36, della L. n. 724 del 1994, dalla data del diritto all’accredito del beneficio per ciascun singolo anno di riferimento sino alla sua concreta attribuzione; 2) Condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in persona del Ministro pro tempore, al pagamento delle spese di lite, liquidate in € 1.314,00 per compenso ed € 49,00 per esborsi, oltre rimb. forf., IVA e CPA, da distrarsi ex art. 93 c.p.c.”.

“La sentenza conferma che sulla Carta del docente utile all’aggiornamento professionale non vi sono più dubbi: va assegnata anche al personale precario che ha lavorato per una serie di mesi nell’anno scolastico. Lo sostengono, senza alcuna titubanza, anche il Consiglio di Stato, la Corte di Giustizia Europea e la Corte di Cassazione. Tutti concordano nel dire che la parte dell’articolo 1 della Legge 107/15 che ha giustamente introdotto il bonus docente ha anche però dimenticato clamorosamente che va assegnato anche ai supplenti ed in certi casi anche temporanei: Governo e Parlamento farebbe bene a prenderne atto e a integrare la norma incompleta. Intanto, per recuperare i 500 euro annui con gli interessi maturati non rimane che presentare ricorso gratuito con Anief, con la possibilità di ricevere fino a 3.500 euro, facendo però attenzione a non superare cinque anni dalla stipula del contratto a termine”, ha dichiarato Marcello Pacifico, leader dell’Anief.

Per ulteriori informazioni sul ricorso gratuito con Anief cliccare qui.

 

PER APPROFONDIMENTI

SCUOLA - Carta docente, super risarcimento a Messina: 3.000 euro più interessi a un supplente dal 2018 perché tutti gli insegnanti hanno diritto a formarsi, accolta ancora una volta la linea vincente  ...

SCUOLA – Carta docente ai maestri della scuola dell’infanzia, per il Tribunale di Messina è un principio di diritto assodato per tutti i supplenti annuali. Anief: decine di migliaia hanno già beneficiato del ricorso

SCUOLA - Carta docente anche agli educatori precari, 1.000 euro più interessi assegnati a Rovigo a seguito del ricorso Anief: equiparati ai maestri di scuola primaria e come loro hanno pieno diritto alla ...

CARTA DOCENTE – A Modena il giudice condanna il Ministero a dare 1.500 euro più interessi a un precario difeso dai legali Anief: violato il principio di non discriminazione tra i lavoratori

SCUOLA - Carta del docente ai precari, a Pesaro il giudice dà ragione piena ai legali Anief: 2.000 euro alla supplente perché a favore dei supplenti ci sono “tre importanti arresti giurisprudenziali”

SCUOLA - Formazione insegnanti, i precari non possono essere “onerati personalmente delle spese destinate alla propria formazione, a differenza dei propri colleghi di ruolo” che hanno la card docente: ...

SCUOLA - Carta del docente ai precari, a Verona 3mila euro più interessi recuperati da un prof difeso dai legali Anief: vince il parametro della “non discriminazione” bene evidenziato dalla Cassazione

CARTA DOCENTE AI PRECARI - Il supplente ha diritto a presentare ricorso entro 5 anni dal primo contratto a termine e quello di sostegno può anche non avere la specializzazione: a Verona il giudice assegna ...

SCUOLA – Tra insegnanti precari e di ruolo non c’è differenza, la Carta docente va anche ai supplenti: a Padova il giudice del lavoro condanna il Ministero ad assegnare 2.500 euro a una prof difesa da ...

SCUOLA - I supplenti temporanei e su spezzone di cattedra possono avere la Carta del docente, il Tribunale di Roma risarcisce una precaria difesa da Anief con 1.500 euro perché ha svolto un lavoro “sostanzialmente ...

 

Categorie: Bacheca sindacale

CCNL Istruzione e ricerca, informazione e confronto. Le nostre RSU potranno essere affiancate dai nostri dirigenti sindacali

UIL Scuola - Mer, 30/04/2025 - 11:27

Rigettata la richiesta di sospensiva.

Lo scorso 16 aprile la Corte di appello di Roma ha rigettato la richiesta di sospensiva della sentenza che ha riconosciuto i diritti sindacali della informazione e del confronto alla UIL Scuola Rua.
La stessa Corte si riunirà nuovamente, per la discussione finale e il deposito della Sentenza di appello, il 31 marzo 2026.

“Con il rigetto della richiesta di inibitoria, in un contesto in cui la scuola richiede regole certe e un impegno coerente, la UIL Scuola Rua continua a essere legittimata a esercitare le proprie prerogative sindacali e si conferma un punto di riferimento sicuro e affidabile”, afferma il Segretario generale Giuseppe D’Aprile.

“Alla luce dei risultati delle recenti elezioni che ci vedono in crescita per la settima volta consecutiva – ricorda D’Aprile – le nostre neoelette RSU potranno lavorare con serenità e determinazione, sapendo di poter essere affiancate, nelle fasi di informazione e confronto, dai nostri dirigenti sindacali la cui professionalità ed esperienza, saranno al servizio della trasparenza e della tutela dei diritti”.

L'articolo CCNL Istruzione e ricerca, informazione e confronto. Le nostre RSU potranno essere affiancate dai nostri dirigenti sindacali proviene da UILSCUOLA.

Categorie: Bacheca sindacale

Scuola, la circolare di Valditara lede la libertà d’insegnamento. FLC CGIL: va ritirata

FLC-CGIL - Mer, 30/04/2025 - 11:18

Roma, 30 aprile – “Le indicazioni contenute in una nota inviata dal Ministro Valditara a tutte le scuole, avente per oggetto “assegnazione delle verifiche in classe e dei compiti da svolgere a casa”, costituiscono una vera e...

Categorie: Bacheca sindacale

Pagine

Subscribe to Istituto Comprensivo Piazza Costa aggregatore
Sito realizzato da Walter Artusa su modello predisposto nell'ambito del progetto "Un CMS per la scuola" di Porte Aperte sul Web, Comunità di pratica per l'accessibilità dei siti scolastici - USR Lombardia.
Il modello di sito è rilasciato sotto licenza Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported di Creative Commons.