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Collegio docenti

Compiti e funzioni

Il Collegio dei Docenti è l' organo sovrano nell'organizzazione didattica e per quanto attiene la realizzazione di progetti rientranti nell'autonomia. È formato dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio presso l’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.

Le  competenze  e  le  attribuzioni  del  collegio  docenti  sono  state  normate  nel  tempo  con  Decreto  del  Presidente  della
Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, integrato successivamente dalla Legge 14 gennaio 1975, n. 1, dalla Legge 11 ottobre 1977, n. 48, dalla Legge 14 agosto 1982, n. 582. Le disposizioni relative a competenze e attribuzioni del collegio docenti hanno poi trovato una sintesi nel Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione). L’art. 7 del D.lgs. 297/1994 stabilisce che il collegio docenti:

  • ha  potere  deliberante  in  materia  di  funzionamento  didattico  dell'istituto.  In  particolare  cura  la  programmazione dell'azione  educativa  anche  al  fine  di  adeguare,  nell'ambito  degli  ordinamenti  della  scuola  stabiliti dallo  Stato,  i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente;
  • formula proposte al dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di istituto;
  • delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;
  • valuta  periodicamente  l'andamento  complessivo  dell'azione  didattica  per  verificarne  l'efficacia  in  rapporto  agli orientamenti  e  agli  obiettivi  programmati,  proponendo,  ove  necessario,  opportune  misure  per  il  miglioramento dell'attività scolastica; 
  • provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di istituto, alla scelta dei sussidi didattici;
  • adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in conformità degli articoli 276 del Testo Unico e seguenti;
  • promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell'istituto;
  • elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto;
  • elegge al suo interno i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale docente;
  • programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;
  • nelle  scuole  con  alunni  in  età  d’obbligo  che  accolgono  alunni  figli  di  lavoratori  stranieri  residenti in  Italia  e  di lavoratori italiani emigrati adotta le iniziative previste dagli articoli 115 e 116 del Testo Unico;
  • esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psico-pedagogici e di orientamento;
  • esprime  al  dirigente  scolastico  parere  in  ordine alla sospensione dal servizio e alla sospensione cautelare del personale docente quando ricorrano ragioni di particolare urgenza ai sensi degli articoli 468 e 506 del Testo Unico;
  • esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle  tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del Testo Unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309;
  • si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal Testo Unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.

Inoltre, anche a seguito di ulteriori Leggi, Decreti, Ordinanze e Contrattazioni Collettive, al collegio docenti competono:

  • l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (P.O.F.), a norma dell'art. 3 del D.P.R. 275/1999; 
  • la proposta al consiglio di istituto del calendario scolastico e delle modalità di comunicazione tra scuola e famiglia;
  • la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni (art. 2, O.M. 134/2000); 
  • la definizione dei criteri per l’attribuzione del voto di condotta e per l’assegnazione del credito scolastico;
  • la definizione del numero minimo di prove orali e scritte per singola disciplina, dei tempi e delle modalità per la presentazione di progetti di attività extra-curricolari; 
  • l’approvazione del progetto relativo alle attività di accoglienza delle classi iniziali e dei progetti di attività extra-curricolari;
  • la definizione, nell'esercizio dell'autonomia organizzativa attribuita alle Istituzioni scolastiche dall'art. 5 del D.P.R. 275/1999, di commissioni, coordinamenti disciplinari o dipartimenti disciplinari; 
  • le innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell'organizzazione scolastica, a norma dell'art.2, comma 1, D.M. 251/1999, modificato dal D.M 178/1999; 
  • il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione, ai sensi dell'art. 13 del C.C.N.I. 31.08.1999; 
  • l'approvazione, in relazione agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7, comma 2, D.P.R. 275/1999); 
  • l'esercizio  delle  competenze  in  materia  elettorale fino alla costituzione del consiglio di istituto (art. 1, O.M. 277/1998); 
  • l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F., a norma dell'art. 28 del C.C.N.L. 26.05.1999 e dell'art. 37 del C.C.N.I. 31.08.1999;
  • la designazione dei tutor dei docenti nell’anno di formazione;
  • la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole  situate nelle zone a rischio (art. 4, comma 12, C.C.N.I. 31.08.1999);
  • la ratifica dei regolamenti dei laboratori e la approvazione di eventuali modifiche;
  • l’approvazione delle proposte di sospensione e/o sostituzione con altra attività diversa da normale attività didattica.
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