Partirà dalla stazione centrale di Milano, il 5 maggio, il “Cammino della pace”, un viaggio «povero, lento e condiviso» realizzato utilizzando treni regionali, autobus, passaggi dati da amici, che coinvolgerà ragazze e ragazzi delle scuole Penny Wirton, per giungere a Roma il 14 maggio.
A promuovere l’iniziativa è Eraldo Affinati, ideatore insieme alla moglie Anna Luce Lenzi delle scuole Penny Wirton, frequentate da migranti ai quali viene insegnata gratuitamente la lingua italiana. Grazie all’opera svolta da centinaia di volontari, fra i quali anche studenti liceali tirocinanti, è oggi in attività una rete di sessantacinque scuole sparse in ogni parte d’Italia.
Aiutati dalle persone che li seguono uno a uno ogni giorno, gli alunni delle scuole Penny Wirton saranno impegnati in un esercizio di scrittura collettiva, per ri-scrivere, aggiornandolo, il testo di una lettera speciale, di cui Affinati ci parla in un’intervista pubblicata sull’edizione on line dell’Osservatore Romano del 2 maggio.
«Ho deciso di riprendere la lettera – spiega Affinati – che il 29 luglio 1999 venne ritrovata nelle tasche di due adolescenti africani, Yaguine Koita e Fodé Tounkara, morti assiderati nel carrello di un aereo partito da Conakry, capitale della Guinea e atterrato a Bruxelles, nella quale, rivolgendosi ai governanti del mondo, i giovani sventurati, con parole semplici e dirette, forse ingenue ma determinate, chiedevano istruzione, cibo e medicine».
Il testo, redatto con diversi apporti nel corso del viaggio, è indirizzato al nuovo Papa di cui probabilmente il 14 maggio sarà avvenuta l’elezione. «Chiederò ai nuovi italiani, come mi piace chiamare i nostri scolari – dice ancora Affinati -, di regalarci una parola di speranza, secondo l’auspicio di Papa Francesco, la cui eredità vorremmo idealmente consegnare al futuro pontefice e ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche».
Leggi l'intervista sull'Osservatore Romano
Ci ha lasciato l’Ispettore Maurizio Tiriticco, figura di spicco nel panorama educativo italiano, punto di riferimento autorevole per il suo impegno nella formazione dei docenti e per i tanti articoli, saggi e pubblicazioni sulle politiche scolastiche, instancabile promotore di qualità educativa.
Nella sua lunga carriera ha insegnato in tutti gli ordini e gradi di scuola. È stato docente di Scienze dell’educazione all’Università Roma Tre e rappresentante italiano a Bruxelles dal 1987 fino al 1995 presso il Comitato Europeo dell’Educazione.
È stato certamente figura influente e grande protagonista nella ricerca accademica e nella formazione continua degli insegnanti, con diversi apprezzati contributi sulle tematiche della progettazione didattica e della valutazione degli apprendimenti.
Chiaro e sempre rigoroso, è stato costantemente attento all’innovazione didattica, lasciando una traccia profonda nel nostro sistema scolastico e una profonda ricchezza in tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di leggere i suoi testi, di ascoltare le sue lezioni, di intrecciare un confronto e un dialogo sull’evoluzione delle politiche formative.
Ha sempre saputo coniugare rigore accademico e profonda conoscenza del mondo dell’istruzione. Oggi abbiamo perso una voce autorevole, una grande figura di uomo di scuola, il cui contributo resta però un patrimonio prezioso e ancora molto attuale per il dibattito educativo.
Il 1° maggio, festa del lavoro, è anche la data in cui esce il consueto mensile dell’Agenda CISL Scuola 2024/25, che in apertura riporta un commosso ricordo di papa Francesco della segretaria generale Ivana Barbacci. Il suo scritto prende spunto da due incontri col Santo Padre, nell’ultimo dei quali gli furono consegnati due piccoli doni, testimonianza di affetto e riconoscenza ma soprattutto della volontà di tradurre quanto più possibile il suo messaggio nell’ambito dell’impegno vissuto nel sociale.
A sviluppare il tema soltanto accennato sulle pagine di maggio dell’agenda cartacea (Valutazione e non cognitive-skills) è questa volta Emmanuele Massagli, docente di pedagogia alla LUMSA di Roma e presidente della Fondazione Tarantelli. Analizzando il complesso rapporto fra conoscenze, scuola, competenze e lavoro, ci ricorda come ogni percorso scolastico, sia esso generalista o specialistico, debba tendere a fornire alla persona “conoscenze coerenti e aggiornate e competenze durevoli, non soggette a frenetica obsolescenza”.
Proseguendo nella sua esplorazione storico – pedagogico – normativa, Reginaldo Palermo prova a mettere in evidenza ciò che in merito alla valutazione ci dice il documento recentemente diffuso dalla commissione incaricata di rivedere le Indicazioni Nazionali. A leggere il testo, afferma, sembra che la valutazione sia riferita soprattutto agli “esiti di apprendimento”, piuttosto che a rilevare e correggere gli elementi di “debolezza” dei processi di insegnamento.
Del modo in cui le scuole, nel loro concreto vissuto, stanno gestendo le recenti novità in materia di valutazione degli alunni ci parla Margherita Maniscalco, dirigente della direzione didattica “F. S. Cavallari” di Palermo, ponendo l’accento sull’esigenza che si adottino linguaggi comprensibili e condivisibili da parte delle famiglie, evitando soprattutto il rischio che gli interventi normativi si fermino alla superficie del cambiamento necessario, senza incidere in profondità nei processi educativi.
A cura dell’Ufficio sindacale della CISL Scuola nazionale una breve rassegna dei principali appuntamenti in calendario nel mese di maggio, che si apre con la celebrazione della Festa del lavoro ma prevede anche la ripresa delle trattative per il nuovo CCNL e altri importanti tavoli negoziali.
Al termine dell'informativa sugli organici del personale ATA che ha avuto luogo martedì 29 aprile, la CISL Scuola, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha fatto presente al Ministero il problema degli aspiranti presenti nella III fascia ATA che si trovano nell’impossibilità di comunicare l'avvenuto conseguimento della CIAD, e ha chiesto che l'Amministrazione si adoperai per trovare una soluzione al problema.
La situazione appena descritta e rappresentata al Ministero si verifica allorché un aspirante, avendo "erroneamente" inserito una certificazione informatica non riconoscibile come CIAD al momento della compilazione della domanda, consegua un titolo effettivamente coerente con le richieste del CCNL entro la prevista scadenza del 30 aprile 2025.
Il sistema informatico, in questo caso, non consente l'inserimento in quanto l'aspirante risulta come già presente a pieno titolo e non tenuto, pertanto, a sciogliere alcuna riserva.
L'Amministrazione, pur non dichiarandosi disponibile a intervenire a istanze aperte, ha comunque ribadito che:
ai fini del diritto a permanere nelle graduatorie farà fede il conseguimento del titolo entro la prevista scadenza (indipendentemente dalla possibilità di caricare il titolo stesso attraverso il sistema informatico);
sarà pubblicata una nota, in occasione di successive circolari, che possa chiarire alle scuole capofila la validità del titolo conseguito anche qualora lo stesso non sia stato inserito causa il blocco di sistema.
Si consiglia, comunque, a chi si trovasse nella situazione descritta, di inviare, entro i termini previsti per lo scioglimento della riserva, una pec alla scuola capofila comunicando i dati relativi al conseguimento del titolo, provvedendo ad allegare quest’ultimo alla mail.
La sicurezza sui luoghi di lavoro, su cui ha rivolto un forte appello, in una iniziativa svoltasi a Latina, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è il tema portante delle manifestazioni in programma per la festa del 1° maggio di quest'anno.
"Uniti per un lavoro sicuro" è lo slogan che caratterizzerà le manifestazioni organizzate da CGIL, CISL e UIL, che vedranno i segretari generali presenti in tre diverse iniziative in programma a Casteldaccia in provincia di Palermo (intervento della segretaria generale CISL Daniela Fumarola), a Roma (intervento del segretario generale CGIL Maurizio Landini), e a Montemurlo in provincia di Prato (intervento del segretario generale UIL Pierpaolo Bombardieri).
Nel pomeriggio è in programma a Roma il tradizionale "Concertone", sempre sullo stesso tema, che tornerà a svolgersi nella sede tradizionale di Piazza San Giovanni e verrà trasmesso in diretta da Rai 3 a cura della Direzione Prime Time.
Sul significato della ricorrenza e sul tema individuato per il 1° maggio 2025 così si è espressa la segretaria generale della CISL Daniela Fumarola: “Il Primo Maggio saremo in Sicilia a Casteldaccia, teatro della terribile strage del 7 maggio dello scorso anno dove morirono 5 operai. Un passo significativo con cui intendiamo anche rispondere al monito del documento della CEI, che per la Festa dei Lavoratori parla dell’esigenza di costruire una nuova e grande alleanza sociale a cominciare dalla sicurezza sul lavoro, una grande vergogna nazionale”.
“Molte cose sono state affrontate in questi ultimi tempi - aggiunge - Ci sono stati dei provvedimenti importanti che ha fatto il governo, penso alla patente a crediti, all’aumento degli ispettori, ma non basta. Bisogna assolutamente continuare a intervenire – ha detto – facendo in modo che ci sia una strategia nazionale. Questa è una occasione che abbiamo per far comprendere quanto sia fondamentale imparare da subito cosa significa vivere un’esperienza di lavoro in sicurezza perché i ragazzi di oggi saranno i lavoratori di domani”.
“Custodire il valore della vita e comprendere i rischi che possono esserci nei luoghi di lavoro è fondamentale – ha sottolineato ancora - Il nostro impegno va in questa direzione. Bisogna fermare questa strage, per mettere i lavoratori nella condizione di vivere il lavoro senza pericoli ed in maniera sana. La strada è ancora lunga ma non bisogna fermarsi. Ed è fondamentale veicolare questo messaggio tra i giovani che saranno le lavoratrici ed i lavoratori del domani. La strage sul lavoro purtroppo continua, ma noi non dobbiamo assolutamente fermarci”.
Nel pomeriggio di martedì 29 aprile si è tenuto un incontro al Ministero per l'informativa su due decreti interministeriali riguardanti i posti per la costituzione delle classi in deroga e gli organici ATA per il 2025/26.
Decreto interministeriale costituzione classi in deroga Il Direttore Generale per il Personale ha illustrato il decreto che dà attuazione a quanto stabilito dai commi 344 e 345 dell'art.1 della legge 234/2021 circa la possibilità di costituire classi in deroga ai parametri fissati nel DPR 81/09, al fine di favorire il diritto allo studio riducendo il numero degli alunni per classe, con particolare riguardo alle zone connotate da alti tassi di dispersione e alle aree a rischio spopolamento. Come già per i precedenti anni scolastici (siamo ormai alla quarta applicazione della norma), gli uffici potranno autorizzare, nei limiti della quota massima di contingente assegnato, la costituzione di classi in deroga. Gli indicatori che verranno utilizzati per individuare le classi autorizzabili sono:
l'indicatore di status sociale (ESCS);
l'indicatore di dispersione scolastica implicita per la scuola primaria e per la scuola secondaria;
l'indicatore di spopolamento.
Nella bozza di decreto illustrata ai sindacati la quota massima di posti che può essere utilizzata per l'autorizzazione delle classi in deroga è pari a 6.566.
Decreto organico ATA Il decreto annuale sugli organici ATA ricalca totalmente quello relativo all'attuale anno scolastico. Le dotazioni organiche, dunque, non cambiano né a livello nazionale, né a livello di ripartizione regionale, fatta salva la riduzione di 18 posti di assistenti amministrativi dovuta al collocamento a riposo, a decorrere dal 1° settembre 2025, di altrettante unità di personale della dotazione organica aggiuntiva prevista dalla Legge 145/2018.
L'Amministrazione ha informato che nel corso della serata avrebbe trasmesso la bozza di decreto agli uffici scolastici regionali.
La circolare con cui il Ministro dell’istruzione e del merito interviene in merito a questioni attinenti alla gestione dell’attività didattica, come l’assegnazione di compiti e l’effettuazione di prove di verifica, invade prerogative che le norme – richiamate del resto in apertura della circolare stessa - attribuiscono all’autonomia professionale dei docenti e a quella delle istituzioni scolastiche.
È nell’ambito di tale autonomia, riconosciuta a ogni docente per quanto riguarda le scelte di natura metodologico-didattica e agli organi collegiali (collegio docenti, consigli di classe, consigli di istituto, in cui come è noto sono presenti rappresentanze dei genitori e degli studenti) per quanto concerne gli aspetti di coordinamento didattico e organizzativo, che le questioni richiamate nella circolare possono e devono essere affrontate e risolte, nel quadro di una gestione delle attività scolastiche nella quale è fondamentale il ruolo svolto dagli organi collegiali.
Ciò premesso, risulta del tutto inopportuna, e potenzialmente lesiva della dignità professionale del personale docente e dirigente, la decisione di fare oggetto di una circolare del Ministro situazioni e comportamenti in realtà marginali, ma che assumono in tal modo un carattere di fenomeno diffuso se non generalizzato.
Come si deduce anche da molti dei commenti riportati sui mezzi di informazione, è evidente infatti il rischio che siano enfatizzate questioni oggettivamente residuali, favorendo l’acuirsi di conflittualità e contenzioso nei confronti dell’operato dei docenti e delle scuole, in direzione esattamente contraria rispetto all’esigenza di incoraggiare atteggiamenti di dialogo e di condivisa assunzione di responsabilità educativa, e in chiara contraddizione con gli intenti, più volte dichiarati dallo stesso Ministro, di voler sostenere e rafforzare l’autorevolezza del personale docente e dirigente, sicuramente in grado di gestire situazioni per risolvere le quali è sufficiente l’esercizio di un minimo di buon senso.
Per queste ragioni, la CISL Scuola considera che la modalità scelta per intervenire sulle questioni oggetto della circolare risulti del tutto impropria rispetto alle prerogative dell’autonomia scolastica, all’esercizio della libertà di insegnamento e alle decisioni proprie degli organi collegiali di cui, come noto, fanno parte anche le famiglie. Ritiene infine che l’eventuale proporsi di situazioni problematiche nella gestione delle attività didattiche, evitando indebite e infondate generalizzazioni, possa e debba essere affrontato e risolto nell’ambito dell’autonomia scolastica, da sostenere e valorizzare maggiormente, a partire da un più adeguato riconoscimento delle professionalità che vi operano.
Roma, 30 aprile 2025
Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola
È in corso al Senato l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 45/2025, che contiene disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. Si tratta di un provvedimento che affronta diverse questioni di notevole rilevanza per il sistema scolastico (dalla riforma dei percorsi di istruzione tecnica al reclutamento, al contrasto ai cosiddetti diplomifici), su cui si è svolta nei giorni scorsi un'audizione dei sindacati presso la 7^ Commissione del Senato (vedi notizia su questo sito).
Sui contenuti del decreto legge la CISL Scuola ha predisposto un'articolata scheda illustrativa a cura dell'Ufficio Sindacale - Legale.
CISL Scuola e IRSEF IRFED organizzano un seminario formativo on line destinato a quanti sono entrati in servizio come dirigenti scolastici nell'anno scolastico in corso.
L'iniziativa è prevista per il giorno 15 maggio p.v., con orario 15.00-17.00.
Si parlerà di cartella del DS, di adempimenti amministrativi, rapporti col tutor e altro ancora insieme a Marco Bollettino, dirigente scolastico del Liceo Scientifico A. Gramsci di Ivrea.
Per partecipare al seminario occorre registrarsi compilando il modulo cui si può accedere attraverso il link riportato sulla locandina.
Nello stesso luogo che il 30 aprile del 1950 ne vide la nascita, il teatro Adriano di Roma, la CISL celebra il suo 75° compleanno con una iniziativa che vedrà la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Lo slogan scelto per l'evento, che richiama i principi ispiratori della CISL, è “La forza del lavoro, il valore della persona”.
La giornata si aprirà alle ore 10.00 con la presentazione del francobollo realizzato da Poste Italiane per commemorare la nascita del sindacato di via Po.
Seguirà una lettura dell'articolo 2 dello Statuto CISL, quello che ne contiene i principi fondativi, da parte di Luca Fiorino, attore e delegato CISL. Sarà poi la volta di Aldo Carera, Presidente della Fondazione intitolata a Giulio Pastore, fondatore e primo Segretario Generale della Cisl, che ricorderà il significato e il valore di un evento (Un vero manifesto politico) destinato a segnare la storia del sindacalismo democratico italiano.
Successivamente alcuni giovani sindacalisti si confronteranno su “19 parole” che caratterizzano l’identità sindacale della CISL.
Sarà quindi trasmesso il contributo video "leri come oggi, le ragioni del sindacato nuovo".
Concluderà la manifestazione Daniela Fumarola, Segretaria Generale CISL.
Questo Istituto è beneficiario di Fondi Strutturali Europei
Link esterni
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