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Scuola primaria Costa " Giorno della memoria"

Anno scolastico: 
2020-2021

Il "GIORNO DELLA MEMORIA"  celebrato ogni 27 gennaio  ci invita  a riflettere e a non dimenticare le sofferenze della Shoah, perché mai più accadano fatti simili in qualsiasi parte del mondo.                                                                                                                          Nella nostra scuola è  stato affrontato nelle varie interclassi con modalità e strumenti adeguati ,a seconda dell’età dei bambini, usando parole e concetti comprensibili. Diverse sono state le  attività come la visione di film e documentari, la  lettura di libri, ricerche e riflessioni  per sviluppare e coltivare la cittadinanza attiva e consapevole.

CLASSI PRIME

             

CLASSI SECONDE

       

CLASSI TERZE

Le classi terze hanno affrontato il lavoro con la storia di OTTO L'ORSACCHIOTTO tratto dal libro Di Tomi Ungerer". 

Hanno conversato sull'importanza del rispetto del diverso, sui diritti di ogni persona e su come possono viverli quotodianamente in classe.

              

   

 

CLASSI QUARTE

Dopo aver riflettuto sul termine "Memoria" e sulla sua importanza i bambini hanno guardato il film d'animazione "La stella di Andra e Tati"promosso dal Miur che ha permesso di trattare il tema  dell'olocausto compatibilmente con la loro emotività .

E' stata ascoltata anche l'intervista alle sorelle Bucci e " la loro voce disperata è giunta fino al cuore dei bambini....un dolore che non può essere consolato con le parole..."e alla fine dell'attività i bambini sono consapevoli che NON CI SONO RAZZE SPECIALI, TUTTI GLI UOMINI SONO UGUALI.

        

e       

     

 

 

CLASSI QUINTE

Le insegnanti delle  quinte hanno programmato il lavoro insieme, ma poi in ciascuna classe il percorso si è attuato con attività differenti.                                                                   In 5°A  si è cominciato con la lettura di alcune pagine del diario di Anna FranK. Usando la Lim la classe ha fatto un tour virtuale nella casa museo di Anne.   

 

                                             

 

 

Per capire gli avvenimenti poi è stato proposto un documentario con i fatti principali della Seconda guerra mondiale.                                                                                                  Successivamente, divisi in gruppo i ragazzi hanno realizzato una linea del tempo con i fatti salienti dal 1938 al 1945.   

             

                                                                     

Si è riflettuto sul concetto di dignità umana con la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo"e sono stati presi in considerazione alcuni articoli della Costituzione italiana.

Anche l’intervista a Sami Modiano e la testimonianza di Liliana Segre hanno sensibilizzato i ragazzi permettendo di riflettere e discutere sui fatti. Documentandoci abbiamo scoperto che alcune strade adiacenti piazza Costa sono intitolate a oppositori politici che furono deportati e morirono nei campi di concentramento.

                                                

 

L’unità didattica è proseguita con attività transdisciplinari alcune affrontate in lingua inglese, altre anche dalla specialista di religione sull’intolleranza e sul razzismo ( Martin Luther King) e sul grande olocausto dei nativi americani con la trama  del film “Balla coi lupi” che si presta ad interessanti riflessioni sull’amicizia, la solitudine, l’amore ed il rispetto dell’essere umano, la difesa dei propri territori e della propria vita.

                     

 

 

La 5°B  ha   fatto un lavoro di gruppo, visionato filmati e  conosciuto la storia di alcuni  deportati. Ha realizzato un cartellone dove sono stati  intrecciati i diritti umani fondamentali e alcune bellissime poesie, una inventata da un'alunna della classe e l'altra di P. Friedman intitolata" La farfalla" simbolo di speranza e di libertà.

               
 
Gli argomenti trattati, la visione di documentari e i film visti hanno toccato la sensibilità degli alunni che hanno fatto tesoro di quanto visto, letto ed ascoltato.                    C
ommemorare serve a non dimenticare le sofferenze di quel terribile momento della storia dell'umanità, quando tutti i diritti umani vennero calpestati. Non dimenticare serve per saper scegliere di evitare nuove sofferenze, oggi, ad altri popoli e ad altre persone in qualsiasi parte del mondo.

 

La 5 C  ha approfondito la tematica della giornata della memoria e riflettuto a lungo sull'importanza del "ricordare" poiché, come sostenne anche Primo Levi,  "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario".ù

            

        

         

 

I lavori realizzati dagli alunni della 5D sono frutto di una elaborata attività di riflessione e confronto costruttivo sulla spiegazione del significato della Giornata della Memoria. Partendo dalla lettura della storia dell’orsacchiotto Otto, fino ad arrivare alle pagine significative tratte dal diario di Anna Frank; momenti di riflessione e sensibilizzazione al fine di mantenere viva la consapevolezza dei crimini del passato per impedire che si ripetano nel futuro. Tutto questo si è concretizzato attraverso filastrocche, disegni e pensierini.

           

 

Dopo la  lettura e comprensione della poesia LA FARFALLA  di Pavel Friedman ,deportato a Terezin, è stato analizzato il disegno della farfalla  gialla sui fili spinati, disegnata da una bambina di Terezin.  Il bene, la speranza, l’aspirazione alla libertà possono oltrepassare i fili spinati dell’odio e della morte. Una bambina indifesa intuisce con un disegno e con colori semplici questa realtà: in mezzo all’odio e alla sofferenza più atroce si può essere sempre una farfalla gialla capace di volare oltre. I nostri ragazzi sono rimasti molto colpiti dal messaggio di Liliana Segre, che ricordava questo episodio,  e per classi aperte hanno realizzato un cartellone. 

        

 

Tutte le classi quinte poi, dopo aver fatto una  ricerca su alcuni deportati di Cinisello Balsamo , hanno realizzato le pietre d'inciampo per ciascuno di loro .                                     Le nostre pietre di inciampo tutte uguali e tutte diverse, richiamano le  vite spezzate e restituiscono identità alle persone.

           

 

Tutti noi insegnanti  ci auguriamo che le attività svolte abbiano creato nei nostri alunni la consapevolezza del dovere della”memoria” perché possa essere una memoria responsabile, critica ed empatica verso le vicende “umane” riguardanti questo capitolo della nostra storia.

 

QUELLI CHE NON RICORDANO IL PASSATO SONO CONDANNATI A RIPETERLO.
PER NON DIMENTICARE.

 

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