Permettere al personale scolastico di spostarsi su un altro comparto pubblico, su un’amministrazione diversa, così come avviene oggi per i dipendenti degli altri Ministeri: lo chiede il sindacato Anief, promotore di un emendamento al decreto legge 45/2025 del 7 aprile scorso (Atto Senato n. 1445) incentrato sulle “ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Pnrr e per l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026”.
“La nostra richiesta – dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sarà esaminata la prossima settimana a Palazzo Madama: è uno dei 20 emendamenti al Decreto Scuola, su 200 complessivi, che andranno al voto dopo l’esame di ammissibilità della VII Commissione del Senato. L’approvazione dell’emendamento sulla mobilità intercompartimentale, in particolare dei docenti e del personale Ata, è importante perché - conclude Pacifico - permetterebbe a chi lavora a scuola di fare domanda per essere assunto in altra amministrazione”.
IL TESTO DELL'EMENDAMENTO
2.0.9
Bucalo, Marcheschi, Fallucchi
2.0.8
Minasi
Dopo l'articolo, aggiungere il seguente:
«Art. 2-bis
(Disposizioni urgenti in materia di mobilità intercompartimentale del personale scolastico)
1. A decorrere dall'anno scolastico 2025-2026, al fine di consentire la mobilità intercompartimentale del personale scolastico sono abolite le limitazioni imposte dall'articolo 1, comma 133, della legge 13 luglio 2015, n. 107 e dall'articolo 1, comma 101, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.
TUTTE LE RICHIESTE PRESENTATE DALL’ANIEF
Dopo l’audizione Anief della scorsa settimana, sono state presentate alla VII Commissione di competenza le proposte di modifica da tutto l'arco parlamentare.
Gli argomenti proposti:
- Assunzione di tutti gli idonei del concorso PNRR e 2020 e validità anno di prova neo-assunti (2.5, 2.9 2.16, 2.17, 2.18)
- Reclutamento del personale scolastico docente, ATA, IRC, educatore sul 100% dei posti disponibili (2.0.3)
- Organici aggiuntivi (7.0.5)
- Parità di trattamento tra personale precario e di ruolo (2.29)
- Ripristino primo gradone stipendiale (2.0.6)
- Estensione Mobilità intercompartimentale al personale scolastico (2.0.8 e 2.0.9)
- Riconoscimento della Dirigenza per i funzionari ed EQ (9.0.2 e 9.0.3)
- Assegnazione dei Buoni pasto al personale scolastico (2.0.4)
- Misure per il personale docente che lavora nelle scuole italiane all'estero (2.21)
- Aumento stipendi Ata da supplenze (9.0.5)
- Pagamento regolare supplenze brevi (10.0.5)
PER APPROFONDIMENTI:
Assumere con immediatezza tutti i candidati docenti risultati idonei a seguito del concorso straordinario svolto nel 2020 e della procedura selettiva effettuata tre anni dopo solo per l’attività motoria per la scuola primaria e rivolta al personale specializzato: lo chiede il sindacato Anief attraverso un emendamento al decreto legge 45/2025 del 7 aprile scorso (Atto Senato n. 1445) su “ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Pnrr e per l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026”.
“Il testo dell’emendamento – spiega il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – sarà esaminato e votato la prossima settimana: la sua approvazione permetterebbe di utilizzare dal prossimo anno scolastico per le immissioni in ruolo le graduatorie del concorso del 2020 che sono trasformate ad esaurimento e di integrare le graduatorie degli idonei del primo concorso per insegnare educazione motoria nelle classi quarte e quinte della scuola primaria”.
IL TESTO DELL'EMENDAMENTO
2.14
Bucalo, Fallucchi
2.13
Paganella
All'articolo, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, capoverso "3-ter", al primo periodo sostituire le parole: "aggiornabile annualmente" con le seguenti: "costituito annualmente";
b) al comma 4, capoverso «2-ter», ultimo periodo, sostituire le parole: "se in possesso di abilitazione" con le seguenti: "che abbiano conseguito l'abilitazione o che la conseguano entro il 31 dicembre 2025";
c) dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
"4-bis. All'articolo 47, comma 11, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo dopo le parole: "convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106" sono inserite le seguenti: " nonché la graduatoria del concorso bandito con decreto dipartimentale n. 1330 del 4 agosto 2023" e dopo le parole: "articolo 59 del decreto-legge n. 73 del 2021", sono inserite le seguenti: "e, in relazione alla graduatoria del concorso di cui al decreto dipartimentale n. 1330 del 4 agosto 2024, con i candidati risultati idonei per avere raggiunto o superato il punteggio minimo previsto per il superamento della prova orale";
b) dopo il primo periodo è inserito il seguente: "La graduatoria di cui all'articolo 1, comma 9, lettera b) del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, integrata ai sensi dell'articolo 59, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è prorogata sino al suo esaurimento ed è utilizzata a decorrere dall'anno scolastico 2025/2026 nei limiti delle facoltà assunzionali residuali rispetto alle immissioni in ruolo delle graduatorie di cui al primo periodo.";
c) al terzo periodo dopo le parole: "A decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, le graduatorie di cui al primo", sono aggiunte le parole: "e al secondo".".
TUTTE LE RICHIESTE PRESENTATE DALL’ANIEF
Dopo l’audizione Anief della scorsa settimana, sono state presentate alla VII Commissione di competenza le proposte di modifica da tutto l'arco parlamentare.
Gli argomenti proposti:
- Assunzione di tutti gli idonei del concorso PNRR e 2020 e validità anno di prova neo-assunti (2.5, 2.9 2.16, 2.17, 2.18)
- Reclutamento del personale scolastico docente, ATA, IRC, educatore sul 100% dei posti disponibili (2.0.3)
- Organici aggiuntivi (7.0.5)
- Parità di trattamento tra personale precario e di ruolo (2.29)
- Ripristino primo gradone stipendiale (2.0.6)
- Estensione Mobilità intercompartimentale al personale scolastico (2.0.8 e 2.0.9)
- Riconoscimento della Dirigenza per i funzionari ed EQ (9.0.2 e 9.0.3)
- Assegnazione dei Buoni pasto al personale scolastico (2.0.4)
- Misure per il personale docente che lavora nelle scuole italiane all'estero (2.21)
- Aumento stipendi Ata da supplenze (9.0.5)
- Pagamento regolare supplenze brevi (10.0.5)
PER APPROFONDIMENTI:
Nella scuola bisogna utilizzare i risparmi derivanti dalla tardiva attivazione dei nuovi profili professionali andando finalmente ad aumentare gli stipendi del personale ATA e le indennità degli ex DSGA: lo ha chiesto Marcello Pacifico, durante l’audizione Anief tenuta a Palazzo Madama, e poi attraverso un emendamento al DL 45/25, del 7 aprile scorso (Atto Senato n. 1445) su “ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Pnrr e per l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026”.
“La sua approvazione – spiega il sindacalista autonomo - permetterebbe di definire in sede di contratto integrativo coi sindacati firmatarie del CCNL 2019/2021 i criteri per la distribuzione dei 38 milioni di euro per gli anni 2024, 2025 e 2026 (fino al 31 agosto) a tutto il personale Ata della scuola, prima dell'attivazione in organico dei nuovi profili professionali”. La richiesta del giovane sindacato è contenuta in un dei 20 emendamenti al Decreto Scuola, su 200 complessivi, che andranno al voto a partire dalla prossima settimana, dopo l’esame di ammissibilità della VII Commissione del Senato.
IL TESTO DELL'EMENDAMENTO
9.0.5
Bucalo, Fallucchi
9.0.4
Paganella
Dopo l'articolo, inserire il seguente:
«Art. 9-bis
(Misure urgenti in materia di ordinamento professionale del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola)
1. Al fine di riconoscere il maggior impegno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola (ATA) connesso allo svolgimento di incarichi specifici, al supporto delle azioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla rivalutazione delle indennità dei direttori dei servizi generali e amministrativi, alle attività aggiuntive e di intensificazione della prestazione lavorativa svolte in sostituzione dei colleghi assenti, le risorse di cui all'articolo 1, comma 612, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, calcolate nella misura dello 0,55 per cento del monte salari 2018 e destinate ai nuovi ordinamenti professionali del personale ATA per gli anni 2024, 2025, e fino al 31 agosto 2026, incrementano il Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa per l'anno 2025. I criteri di ripartizione tra le istituzioni scolastiche, compresa la misura dei compensi, sono definiti in sede di contrattazione integrativa nazionale con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto "Istruzione e ricerca" 2019-2021.».
TUTTE LE RICHIESTE PRESENTATE DALL’ANIEF
Dopo l’audizione Anief della scorsa settimana, sono state presentate alla VII Commissione di competenza le proposte di modifica da tutto l'arco parlamentare.
Gli argomenti proposti:
- Assunzione di tutti gli idonei del concorso PNRR e 2020 e validità anno di prova neo-assunti (2.5, 2.9 2.16, 2.17, 2.18)
- Reclutamento del personale scolastico docente, ATA, IRC, educatore sul 100% dei posti disponibili (2.0.3)
- Organici aggiuntivi (7.0.5)
- Parità di trattamento tra personale precario e di ruolo (2.29)
- Ripristino primo gradone stipendiale (2.0.6)
- Estensione Mobilità intercompartimentale al personale scolastico (2.0.8 e 2.0.9)
- Riconoscimento della Dirigenza per i funzionari ed EQ (9.0.2 e 9.0.3)
- Assegnazione dei Buoni pasto al personale scolastico (2.0.4)
- Misure per il personale docente che lavora nelle scuole italiane all'estero (2.21)
- Aumento stipendi Ata da supplenze (9.0.5)
- Pagamento regolare supplenze brevi (10.0.5)
PER APPROFONDIMENTI:
I convitti e gli educandati italiani, storicamente fondamentali nel sistema pubblico d’istruzione, stanno attraversando una fase di crescente marginalizzazione. A sollevare la questione è Marcello Pacifico presidente nazionale Anief, che chiede una progettualità politica e amministrativa in grado di valorizzare il ruolo formativo di queste istituzioni: “Serve una svolta – spiega il sindacalista autonomo – perché i convitti non possono restare indietro in un sistema scolastico che cambia”.
Sono attualmente 68 i convitti attivi sul territorio nazionale, distribuiti in 18 regioni, con oltre 35.000 studenti e più di 2.200 educatori. “Parliamo di realtà scolastiche con un’enorme potenzialità – continua il presidente Pacifico – che integrano l’offerta formativa con il tempo pieno, la cura educativa continuativa e un percorso che accompagna i giovani dalla scuola dell’infanzia fino al diploma. Ma oggi rischiano di essere ignorate da una normativa vecchia di un secolo e da un sistema che non riconosce il loro valore attuale”.
CONTINUA A VALERE IL REGIO DECRETO DEL 1925
Il quadro normativo di riferimento, purtroppo sempre ancorato al Regio Decreto del 1925, appare anacronistico rispetto alla complessità del sistema scolastico contemporaneo. Manca una struttura che consenta partecipazione, innovazione e valorizzazione del personale. E il personale educativo è il grande escluso: uno dei nodi più critici è la condizione del personale che opera in queste strutture, da anni in attesa di un riconoscimento professionale e contrattuale adeguato: gli organici sono infermi fermi all’anno scolastico 2011/12, nonostante la crescita degli alunni.
“Gli educatori svolgono una funzione insostituibile nel garantire inclusione, accompagnamento scolastico e coesione sociale – sottolinea Pacifico – , ma sono dimenticati nei contratti, esclusi dai percorsi di carriera e ignorati nei tavoli decisionali. È una situazione inaccettabile, che compromette la qualità del servizio e la dignità professionale. L’ultimo concorso risale al 2000, le opportunità di mobilità sono bloccate, e persino il bonus per la formazione viene spesso riconosciuto solo tramite ricorsi. È una fotografia di arretratezza e disattenzione che non possiamo più tollerare”.
UN NUOVO PERCORSO PER RILANCIARE I CONVITTI
“L’Anief è pronta a mobilitarsi – conclude Pacifico – per aprire un confronto vero con il Ministero e con il Parlamento. Bisogna riscrivere le regole dei convitti, partendo dal riconoscimento del ruolo degli educatori, dall’ammodernamento della normativa e da investimenti strutturali che garantiscano qualità e continuità educativa”.
Secondo Alberto Ruggin, referente regionale Anief del Veneto degli Educatori, “il personale educativo è il cuore pulsante dei convitti, ma viene trattato come un corpo estraneo. È tempo di rivendicare diritti, tutele e dignità per chi, spesso invisibile, contribuisce ogni giorno alla crescita di migliaia di studenti”, conclude Ruggin.
PER APPROFONDIMENTI:
In sede di discussione parlamentare, rispetto al testo originario, sono stati approvati alcuni emendamenti che interessano il settore scolastico e che si aggiungono ai contenuti riguardanti la scuola
Le FAQ mirano a fornire risposte chiare e aggiornate alle domande più frequenti degli aspiranti per aiutarli a orientarsi tra requisiti di accesso, procedura su Istanze Online...
C’è anche un emendamento sulla reintroduzione del primo gradino stipendiale del personale scolastico tra i 20 suggeriti da sindacato Anief al Decreto Scuola, su 200 complessivi, che andranno al voto a partire dalla prossima settimana, dopo l’esame di ammissibilità della VII Commissione del Senato: la modifica - che riporterebbe il primo scatto della carriera al terzo anno e non, come oggi, all’inizio del nono – è una delle proposte migliorative dell’Anief per il bene della Scuola e dei suoi operatori, andando a modificare il testo in via di conversione di legge del DL 45, del 7 aprile scorso (Atto Senato n. 1445) su “ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Pnrr e per l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026”.
“L’approvazione della reintroduzione del primo gradino stipendiale, ovvero della fascia 3-8 anni, cassata inopinatamente quasi tre lustri fa – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - , permetterebbe di modificare la tabella del contratto collettivo nazionale e di garantire i primi aumenti a partire dal terzo anno di servizio dal 2023/2024, rispetto al nono attuale. In pratica si ripristinerebbe quello che avveniva alle buste paga del personale della scuola fino al 2010: si tratterebbe di un importante modifica che darebbe anche un po’ di ossigeno e potere di acquisto a docenti e personale Ata sempre più alle prese con stipendi modesti”, conclude Pacifico.
IL TESTO DELL'EMENDAMENTO
2.0.6
Bucalo, Fallucchi
2.0.7
Minasi
Dopo l'articolo, aggiungere il seguente:
«Art. 2-bis
(Disposizioni urgenti in materie di progressione di carriera del personale scolastico)
1. A decorrere dall'anno scolastico 2023/2024, ai fini della progressione di carriera del personale scolastico neoassunto, non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 9, comma 17, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio, n.106. Per le medesime finalità, è rimandata alla contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2022-2024 il ripristino della prima fascia stipendiale 3-8 prevista dal CCNL 2006-2009.
TUTTE LE RICHIESTE PRESENTATE DALL’ANIEF
Dopo l’audizione Anief della scorsa settimana, sono state presentate alla VII Commissione di competenza le proposte di modifica da tutto l'arco parlamentare.
Gli argomenti proposti:
- Assunzione di tutti gli idonei del concorso PNRR e 2020 e validità anno di prova neo-assunti (2.5, 2.9 2.16, 2.17, 2.18)
- Reclutamento del personale scolastico docente, ATA, IRC, educatore sul 100% dei posti disponibili (2.0.3)
- Organici aggiuntivi (7.0.5)
- Parità di trattamento tra personale precario e di ruolo (2.29)
- Ripristino primo gradone stipendiale (2.0.6)
- Estensione Mobilità intercompartimentale al personale scolastico (2.0.8 e 2.0.9)
- Riconoscimento della Dirigenza per i funzionari ed EQ (9.0.2 e 9.0.3)
- Assegnazione dei Buoni pasto al personale scolastico (2.0.4)️Misure per il personale docente che lavora nelle scuole italiane all'estero (2.21)
- Aumento stipendi Ata da supplenze (9.0.5)
- Pagamento regolare supplenze brevi (10.0.5)
PER APPROFONDIMENTI:
Giungono ulteriori e più circostanziate proiezioni sul rinnovo delle Rsu d’Istituto del comparto Istruzione e Ricerca svolto meno di 20 giorni fa in tutte le scuole d’Italia: con l’aumento considerevole di 21 mila voti, il sindacato Anief avrebbe fatto registrare l’incremento di consensi maggiore rispetto al 2022, che porterebbe in avanti la giovane organizzazione di circa il 2%; anche la Flc Cgil avrebbe avuto più consensi di tre anni fa, con l’incremento di circa 12 mila voti che corrisponderebbe ad un +0,7%; poco dietro si inserirebbe la Uil scuola, con +8 mila voti a favore (che comporterebbero un +0,6%. Sarebbe invece negativo il risultato, sempre rispetto al 2022, delle altre sigle sindacali rappresentative: la Cisl scuola avrebbe perso 10 mila voti (con arretramento percentuale dell’1,3%); lo Snals -4 mila voti (-0,6%), come pure la Gilda (che farebbe così registrare un -0,3% di rappresentatività).
“Sono numeri parziali e anche se non dovrebbero scostarsi troppo da quelli definitivi – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – per fare una analisi esauriente preferiamo attendere i dati ufficiali, anche perché andranno integrati con le deleghe. Per il momento quello che possiamo fare è ringraziare di cuore la struttura e i votanti che hanno dato fiducia al nostro nuovo modo di fare sindacato. Ma possiamo anche tranquillamente asserire che se le proiezioni dovessero essere confermate ci presenteremo più forti ai tavoli contrattuali, dove faremo sentire ancora di più la nostra voce al fine di migliorare i comparti Istruzione, Università e Ricerca”.
PER APPROFONDIMENTI:
Tutti i 20 emendamenti suggeriti dall’Anief al Decreto Scuola, su 200 complessivi, andranno al voto a partire dalla prossima settimana, dopo l’esame di ammissibilità della VII Commissione del Senato: si tratta di importanti proposte migliorative a favore della Scuola del testo in via di conversione di legge del DL 45, del 7 aprile scorso (Atto Senato n. 1445), riguardante “ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Pnrr e per l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026”.
Gli emendamenti toccano svariati temi e cercano di sciogliere nodi importanti: dall’immissione in ruolo di tutti gli idonei dei concorsi, a partire dal 2020 , fino alle immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti, anche su sostegno, passando per la parità di trattamento giuridica ed economica dei precari, il primo aumento di stipendio dopo due anni di servizio, la mobilità intercompartimentale e il passaggio degli ex Dsga alla dirigenza pubblica. Il giovane sindacato, inoltre, ha fatto da tramite per arrivare a produrre degli emendamenti con cui si chiedono ulteriori aumenti degli stipendi del personale Ata, l’utilizzo dei risparmi di spesa derivanti dalle supplenze a pagamento mensile, oltre che delle supplenze brevi.
LE RICHIESTE PRESENTATE
Dopo l’audizione Anief della scorsa settimana, sono state presentate alla VII Commissione di competenza le proposte di modifica da tutto l'arco parlamentare.
Gli argomenti proposti:
- Assunzione di tutti gli idonei del concorso PNRR e 2020 e validità anno di prova neo-assunti (2.5, 2.9 2.16, 2.17, 2.18)
- Reclutamento del personale scolastico docente, ATA, IRC, educatore sul 100% dei posti disponibili (2.0.3)
- Organici aggiuntivi (7.0.5)
- Parità di trattamento tra personale precario e di ruolo (2.29)
- Ripristino primo gradone stipendiale (2.0.6)
- Estensione Mobilità intercompartimentale al personale scolastico (2.0.8 e 2.0.9)
- Riconoscimento della Dirigenza per i funzionari ed EQ (9.0.2 e 9.0.3)
- Assegnazione dei Buoni pasto al personale scolastico (2.0.4)️Misure per il personale docente che lavora nelle scuole italiane all'estero (2.21)
- Aumento stipendi Ata da supplenze (9.0.5)
- Pagamento regolare supplenze brevi (10.0.5)
PER APPROFONDIMENTI:
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