"Papa Francesco ha lasciato una grande responsabilità: continuare nel suo esempio di pastore umile al cospetto di Dio, di una Chiesa che voleva essere povera per cercare di arricchire e rendere più ricca la vita degli uomini. Parlava sempre della scuola come centro di sviluppo di un progetto di costruzione di una società più giusta, più equa, più solidale, che si deve basare sulla forza della pace e non sulla forza delle armi”. Lo ha detto Marcello Pacifico, presidente di Anief, a commento dei funerali del Pontefice argentino venuto a mancare lunedì scorso.
“Bergoglio – continua Pacifico - ricordava che la società deve ritrovare quel patto all'interno della comunità educante, tra famiglie e personale docente, in un momento in cui il mondo, purtroppo, è dilaniato da guerre e difficoltà economiche, che non permettono a milioni di bambini di poter andare a scuola e di vivere e crescere la loro adolescenza e di diventare adulti e cittadini di un mondo sempre più giusto: è importante quindi continuare nel suoi insegnamenti, non ultimo quello sull'educazione all'ecologia, partendo anche dal rispetto verso gli altri, verso i costumi e le religioni, verso il pensiero altrui, perché questa si chiama libertà dell'individuo”.
Anche la Cisal, a cui Anief aderisce, ha voluto inviare un messaggio in memoria del Santo Padre Francesco, nei giorni dei funerali: “con profonda commozione – scrive la Cisal - ricordiamo Papa Francesco, guida spirituale, voce di giustizia e testimone instancabile della dignità umana. In occasione del 10° Congresso della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, svoltosi a Roma nel 2023, il Santo Padre ci onorò con un messaggio di saluto e di incoraggiamento. In quelle parole — che custodiamo con gratitudine — ci invitava a promuovere la solidarietà, a difendere la dignità del lavoro e a non voltare lo sguardo davanti alla sofferenza delle famiglie colpite dalla mancanza di occupazione. Oggi, più che mai, sentiamo il dovere di proseguire lungo il cammino che ci ha indicato. Grazie, Papa Francesco. La tua voce continuerà a ispirarci. Riposa in pace”.
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(ANSA) - ROMA, 25 APR - "Il 25 aprile per i docenti e i lavoratori della scuola è una festa nazionale di altissima importanza: la mission del mestiere educativo è infatti quella di indicare agli alunni e ai ragazzi quanto siano fondamentali per tutta la società, come per il singolo individuo, i valori della libertà e della democrazia". Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in occasione dell'80° anniversario della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal fascismo. "In una società disorientata, con i nostri giovani sempre più bisognosi di riferimenti, diventa centrale rimarcare i valori democratici, di partecipazione e responsabilità insiti nella liberazione dell'Italia e incarnati dalla Costituzione repubblicana", conclude Pacifico. (ANSA).
“Il 25 aprile per i docenti e i lavoratori della scuola è una festa nazionale di altissima importanza: la mission del mestiere educativo è infatti quella di indicare agli alunni e ai ragazzi quanto siano fondamentali per tutta la società, come per il singolo individuo, i valori della libertà e della democrazia”. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo. “In una società disorientata, con i nostri giovani sempre più bisognosi di riferimenti, diventa centrale rimarcare i valori democratici, di partecipazione e responsabilità insiti nella liberazione dell’Italia e incarnati dalla Costituzione repubblicana”, conclude Pacifico.
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